Workshop in preparazione (o anche no) di un piccolo “happening” di solstizio.

Domenica 17 dicembre: 10- 13.00 workshop a da3
Venerdì 22 dicembre: all’alba (dalle sette) in Punta della dogana

E se il 22 piove?!
Se piove lo facciamo all’interno, a da3 (Mendicoli), lasciando filtrare il sole dalle finestre a poco a poco….

Chi conosce già il fiore può partecipare direttamente al venerdì (in Punta della dogana).
E’ anche possibile partecipare solo al workshop il 17: se non hai ancora esperienza di qigong, questa è una perfetta introduzione alla pratica!

Studiamo nel dettaglio “il fiore che respira”, un qigong che mima la vita e la morte di un fiore, dal suo mettere radici al suo ritorno alla terra dopo la fioritura; ci mettiamo in sintonia con il ritmo ciclico, con particolare attenzione ai momenti di passaggio, gli spazi di mezzo. Con ampia introduzione e preparazione.

Il costo del ws è di € 35,-
Il venerdì è gratuito.
Dopo l’happening: colazione insieme (da decidere dove).

Ti aspetto!

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Il fiore che respira: descrizione più dettagliata

Il fiore è un qigong facile da imparare e da fare. Le immagini che lo accompagnano ci sono familiari e sono semplici da ricordare. I suoi effetti benefici si mostrano presto: il corpo si scioglie gradualmente, il respiro allungandosi diventa più profondo, la mente si placa e l’attenzione si amplia. Ma è anche un qigong molto profondo, che racchiude in sè – come ogni forma veramente valida – un’ampia varietà di significati ed è capace di risuonare lontano.

Racconta della nascita e la morte di un fiore e della sua rigenerazione nel buio della terra: è lì che si nutrono le sue radici, che lo riporteranno alla luce nella nuova stagione.

E’ per questo che è un qigong perfetto per essere praticato nella notte più lunga, che precede e racchiude in sè il ritorno della luce.

Mentre ci immergiamo nel gesto corporeo e mimiamo col ritmo del respiro il suo ciclico divenire, noi piano piano diventiamo fiore; mentre percorriamo respirando le sue fasi di crescita e sviluppo, decrescita e rigenerazione, percepiamo il movimento di espansione e contrazione che è proprio di tutto ciò che è vivo: dalla pulsazione cardiaca al ritmo delle maree all’alternanza delle stagioni.

E’ proprio in questo movimento fondamentale che i taoisti delle origini – ricercatori, alchimisti, filosofi e poeti – hanno individuato il modello primario di movimento della vita. Hanno chiamato i due poli di questo movimento yin e yang, e il loro rapporto di reciproca generazione e integrazione il Tao. Il Tao, concetto che sfugge a ogni definizione e tutto comprende senza nulla escludere, contiene il buio come la luce, il femminile come il maschile, il riso come il pianto, la nascita come la morte.

Il fiore che respira ci invita ad un’esperienza diretta, con il proprio corpo, del ciclico divenire e delle sue trasformazioni.

Last but not least

Secondo il modello dello yin e yang, il 21 dicembre noi ci troveremo qui (vedi il disegno)

Il mio motto per questa occasione è

Teniamoci ben saldi a quel che si muove
e facciamolo insieme!

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